VITE RACCONTATE

Autore: Pia Pera
Titolo: Al giardino ancora non l’ho detto
Editore: Ponte alle Grazie 2016
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Pia Pera è una esperta di giardini, da sempre.
Consapevole di quanto la sua malattia le porterà via la possibilità di lavorare, di scrivere, di decidere del giardino che da anni circonda la sua casa e che lei ha continuamente arricchito; decide di scrivere al giardino di ciò che le sta capitando. Leggiamo così di come gradualmente perde la sua autosufficienza, e le scelte che fa per cambiare la sua casa e la cura del giardino. Le persone che ha intorno sono importanti per Pia soprattutto perché possano assicurarle che il Giardino continuerà a vivere dopo di lei. In questo rapporto così stretto con il suo Giardino Pia, spiega anche le domande che si pone riguardo a come vorrà morire. Anche queste pagine sono molto intense.
Autore: Roberto Vecchioni 
Titolo: Il mercante di luce
Editore: Einaudi, I coralli 2014

In questo libro il Professor Vecchioni racconta, quasi fosse un’ aubiografia , come un padre, amante dei classici non solo perche li insegna, parla a suo figlio adolescente  che non potrà crescere. Il figlio ,a causa di una particolare malattia ,la progeria,  a 15 anni sa di non avere più tempo per “vivere” tanto cose della vita che però vuole “sentire,vedere,annusare  “. Certo è che, per il Professore , è diverso  insegnare i classici ai suoi universitari, rispetto a parlarne al figlio per fargli” assaggiare” quella vita che non potrà vivere “veramente”. Vecchioni in occasione della presentazione del ”Il  Mercante di luci”  agli studenti del liceo classico “Campanella” di Reggio Calabria alla domanda “Ma cosa è la morte ? “ ha risposto  : “ Non ho paura né della vita né della morte, ma conosco tanta gente che ha paura di vivere”. Questo libro,intenso e coinvolgente dà un prezioso aiuto a “vivere intensamente” anche  la malattia e la morte con la forza della lettura dei classici.
Autore: Fabio Cavalli 
Titolo: Il grande campo della vita
Editore: Storie di Hospice LiNDAU 2011

I primi dieci anni di “Vita”, dell’Hospice dell’ospedale Luigi Sacco di Milano sono raccontati dalle narrazioni dei suoi protagonisti: pazienti, medici, infermieri e volontari. “Tra le pieghe di queste storie, è la vita che nelle sue manifestazioni più infinite vuole essere narrata. Rabbia, ironia, liberazione. Vissuti e incontri, passioni e attese, al centro sempre l’uomo, la persona in tutta la sua ampiezza. Accompagnare, vuole dire proprio questo: farsi compagni di strada. Accogliere, disporsi a ricevere a piene mani.”

Autore: Corrado Sannucci
Titolo: A parte il cancro tutto bene
Editore: Ed. Strade Blu MONDADORI 200

Corrado è un giornalista affermato ed ecclettico. Nel 2008 gli viene diagnosticata una patologia grave: mieloma multiplo. La vita: sua, della moglie e della figlia, non è più la stessa. Ad un amico che gli invia un SMS di saluto, risponde con una poesia, via E-mail: “Ci vogliono fragili. Lo siamo. Perché allora pretenderlo? La subiamo la fragilità, perché vantarla? La sospettiamo, perché rivelarcela? L’abbiamo chiesta? No, perché regalarcela? Ne siamo intrisi, ma ci può essere utile? E’ anche un nome troppo vago, perché allora definirla? Ne moriremo? Probabilmente no. Ci guarirà? Assolutamente no.” A questo link potete vedere la presentazione del libro di Corrado. E’ anche una “bella” lezione di vita. Corrado nell’ottobre del 2011 ci ha proprio salutato.

 

Autore: Randy Pausch con Jeffrey Zaslow 
Titolo: La vita spiegata da un uomo che muore.
Editore: Rizzoli 2008

Randy è docente di informatica presso la Carnegie Mellon University di Pittsburg quando scrive questo libro. Quando gli viene diagnosticato il cancro, decide di lasciare la docenza per dedicarsi alla sua famiglia. Organizza però una “lezione” aperta agli studenti e ai colleghi della sua Università non tanto per “insegnare” il senso della vita, piuttosto per mostrare perché vale la pena di vivere. Scrive di sua moglie Jai : “E’ una donna forte, mia moglie. Ammiro la sua schiettezza, la sua onestà, la sua decisione nel dirmi le cose in faccia. Anche adesso, che mi rimangono pochi mesi di vita, cerchiamo di comportarci come se tutto fosse normale e dovessimo ancora vivere insieme una vita intera.” Randy scrive anche di cosa gli è capitato diffondendo su internet questa lezione: “Un ex studente mi ha scritto una email per dire che l’ho ispirato a realizzare un nuovo sito di auto-miglioramento dal titolo: “Smettila di subire e vivi una vita piena”, concepito per chi vive al di sotto delle proprie capacità.“ Chi fosse interessato può vedere la lezione qui
Autore: Philippe Forest
Titolo: Tutti i bambini tranne uno.
Editore: Edizioni Alet 2005
Philippe Forest è professore alla Sorbona; questo  è un romanzo d’amore di un padre, Philippe, verso la sua bimba, Pauline, che a quattro anni è colpita da una malattia mortale. Philippe alterna la storia di Pauline con argomenti di letteratura; ciò aiuta ad elaborare la sofferenza di questi genitori e della bellissima figura di Pauline. Anche i riferimenti ad Hugo e a Mallarmé, in quanto scrittori e poeti che hanno perso in modo disperato i loro figli, miscela la letteratura con il dolore comune, a chi come genitore perde per sempre i propri figli. Trovo questo pensiero di Philippe delicatamente straziante: “Il lungo anno in cui morì nostra figlia fu il più bello della mia vita. Non ce ne sarà un altro uguale. Qualsiasi cosa riservi l’avvenire non staremo mai più tutti e tre insieme.”
Autore: Piergiorgio Welby 
Titolo: Ocean Terminal
Editore: Edizitore Castelvecchi 2009
Questo libro dà l’occasione di conoscere Piergiorgio da persona sana e seguire poi l’insinuarsi della SLA nella sua vita. E’ un testo impegnativo e difficile. Il grande valore è che Piergiorgio dà motivi di riflessione e apertura verso un modo molto “forte” di gestire la propria vita completamente occupata dalla malattia. Questo libro è stato portato anche in Teatro da Emanuele Vezzoli.
Autore: Oriana Fallaci 
Titolo: Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci.
Editore: Rizzoli International 2004
Oriana Fallaci usa l’intervista, di cui è esperta, per scrivere della sua malattia e della Morte, senza dimenticare di porsi domande sul mondo. Così si esprime rispetto alla morte:” Mi dispiace morire, sì. E non dimentico mai ciò che Anna Magnani mi disse tanti anni fa. ”Oriana mia! Non è giusto morire, visto che siamo nati”.
Autore: Simone de Beauvoir 
Titolo: Una morte dolcissima.
Editore: Einaudi 1966
La De Beauvoir narra della morte della mamma descrivendo il “mondo” che vive intorno a lei. Simone e sua sorella, da una parte, e i medici, le infermiere, per Simone, impassibili, dall’altra. Quasi al di sopra di questi due mondi, le biografie di chi è stato nella vita della mamma che è lì a morire. Simone de Beauvoir scrive così la cronaca di un forte attaccamento alla vita. Attaccamento comune a tutti noi.
Autore: Mina Welby con Pino Giannini
Titolo: Lultimo gesto d’amore
Editore: Edizioni Noubs 2010
Questo libro ci dà la possibilità di capire come Mina è giunta alla scelta di riconoscere a Piergiorgio il diritto di una morte “buona”.  Mina scrive: Il motivo per il quale mi scervellavo e non trovavo più niente era perché non c’era più niente. Non c’era più nulla che potessi inventarmi, continuavo a collegarlo con i siti più diversi perché speravo che così, rimanesse attaccato alla vita… io lo volevo attaccare alla vita a tutti i costi! Ho veramente esercitato un accanimento terapeutico d’amore. L’ultima settimana gli ho detto, in lacrime: ”Piero, non ho più nulla da inventarmi… ”Non c’è più niente da inventare, abbiamo avuto tutto dalla vita e adesso dobbiamo capire che è finita”. Queste sono state le sue parole.
Autore: Piergiorgio Welby
Titolo: Lasciatemi morire
Editore: Rizzoli novembre 2006
Il libro inizia con la lettera che Piergiorgio scrisse al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A seguire il percorso di vita e di impegno civile condiviso con la moglie Mina, entrambi sempre protagonisti di questa intensa esistenza. Piergiorgio scrive: ”Ci vorrebbero silenziosi, ci vorrebbero costringere in un ruolo che non ci appartiene, ma noi ci faremo sentire, parleremo con le impersonali voci sintetiche offerteci dalla tecnologia, chiederemo, chiederemo… fino a quando, se non l’assordante silenzio di Dio, cesserà almeno l’ingiustificabile silenzio dell’Uomo.
Autore: Ramón Sampedro
Titolo: Mare dentro.
Editore: Piccola Biblioteca Oscar Mondadori 2006 con DVD del film
Ramon nasce nel 1943, in Galizia ,nel  1968 a causa di un tuffo in mare, diviene completamente paralizzato. Questo libro è il racconto della sua “nuova vita” e della presa di consapevolezza del valore della vita. E il film completa la lettura di questo inteso testo. “La libertà è il desiderio più forte di qualsiasi essere dotato di capacità di movimento. Certo si può rinunciare a gran parte di questo movimento continuando a sentirsi liberi e ci sarà chi si rassegna a sopravvivere senza alcuna libertà di muoversi. Io no.” Ramón.

Autore: Jean - Dominique Bauby
Titolo: Lo scafandro e la farfalla
Editore: Ponte alla Grazie 2007

Jean-Dominique Bauby nasce nel 1952.Giornalista e redattore capo di Elle,padre di due bimbe.Dal dicembre 1995 conduce un’esistenza di “mutante” a causa di una Locked -In-Syndrome. Muore nel 1997 pochi giorni dopo la pubblicazione del suo libro. Il film tratto dal libro è molto suggestivo e intenso. I toni con cui racconta hanno anche dei momenti ironici: “Un giorno trovo buffo essere a quarantaquattro anni ,lavato,girato,pulito e fasciato come un lattante. In piena regressione infantile,ci trovo anche un torbido piacere. L’indomani tutto questo mi sembra il colmo del patetico e una lacrima scende sulla schiuma da barba che un ausiliario mi stende sulle guance. Quanto al bagno settimanale,mi getta contemporaneamente nell’angoscia e nella felicità …..Munito di una tazza di tè o di whisky,di un buon libro o di una pila di giornali, marinavo a lungo manovrando con le dita dei piedi i rubinetti della vasca. Ci sono pochi momenti in cui percepisco così crudelmente la mia condizione come all’evocazione di questi piaceri.”

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