La voce dei Volontari di fondazione Lu.V.I. Onlus

Bruno
Sono un vecchio Chirurgo che ha lavorato al Policlinico e all’IEO, sono stato Direttore del Centro Universitario e dei Master in Cure palliative. Attualmente sono Presidente di Fondazione Lu.V.I. Onlus che ha ristrutturato una antica cascina lombarda per farne un Luogo di Vita e di Incontro dove Cittadini fragili sono accolti per vivere con dignità una fase difficile della loro vita. Sono un Volontario del fare in Cascina Brandezzata e dello stare nell’Hospice.
Rosanna
Per cultura umanistica, attenta alla persona nella sua interezza e unicità. Ora volontaria in cure palliative nell'Hospice di Cascina Brandezzata. Cosa vuol dire prendersi cura delle persone nella fragilità del fine vita? Stare con loro e farle sentire meno sole, aiutandole a tessere trame di senso nella loro storia, per ritrovare prospettive possibili, con il rispetto e la certezza che un percorso spirituale religioso o non religioso che sia, è sempre possibile per tutti... per raggiugere un po' di profondità e fare scendere la mente nel cuore.
Cinzia
Mi piace stare in Cascina Brandezzata, viverla da dentro, organizzare eventi per far sì che anche i Cittadini possano trascorrere del tempo in questo posto carico di passato. Organizzare i tanti corsi di formazione: Corsi elettivi per Studenti di Medicina e di Infermieristica, Corsi per Assistenti Familiari, Master in Cure Palliative, Corsi universitari di Perfezionamento. Lo spazio verde all’esterno mi dà modo di concentrarmi per raccogliere storie che vengono poi pubblicate sul periodico La Bellezza delle cose. Adesso con l’avvio dell’attività in Hospice, c’è sempre più gente, vi sono anche molti bambini, per cui la Sala Camino si sta riempendo di giochi, pupazzi e disegni. Mi servirebbe più tempo perché le cose da fare in Cascina sono molte, il mio progetto più ambizioso è quello di creare una bella biblioteca, che contenga tanti libri scritti in tutte le lingue del mondo. Mi ritengo una Volontaria fortunata.
Andreina
Come esprimere in poche righe la mia storia e il motivo per cui vengo qui il sabato pomeriggio dopo una settimana di lavoro come segretaria? Tutto ha avuto inizio quando ho cominciato a prendermi cura di una persona cara, senza il sostegno di un hospice. Allora ho avuto modo di capire quanto sia importante la presenza costante di oss, infermieri, medici e la possibilità di scambiare due parole con qualcuno che sta vivendo o ha vissuto un'esperienza simile. Col tempo poi ho imparato l'arte giapponese del Kintsugi che ripara con l'oro le crepe di un oggetto rotto: valorizzando le ferite risanate può nascere infatti una nuova forma di bellezza, ancora più preziosa. A quest'arte mi dedico in Cascina Brandezzata.
Marco
Aspiravo da tempo ad essere disponibile per le Persone sofferenti. Mia moglie è stata curata allo IEO con grande professionalità ed umanità, regalandole 8 anni di vita quando altre realtà la davano per spacciata: alla sua morte ho maturato il desiderio di essere utile alle Persone più sfortunate (a volte basta una carezza o una parola).
Mario
Sono andato in pensione alla fine del 2010 e da quella data ho iniziato il mio volontariato. Il martedì seguo un malato di Sla. Il venerdì e il sabato sono in Cascina Brandezzata dove organizzo il tea presso l'Hospice. ll tempo rimanente lo dedico ai pazienti e parenti proprio perché bisogna stare con loro, anche in silenzio, senza avere paura.
Verter
Il mio percorso da Volontario risale a molti anni fa: per 25 anni sono stato Volontario della Croce Rossa Italiana come soccorritore e autista di ambulanze. Da 10 anni dedico parte del mio tempo libero, sempre come Volontario, presso l'Ospedale Humanitas; inoltre da circa 4 anni, un giorno alla settimana trascorro il pomeriggio in compagnia degli ospiti dell’Hospice Cascina Brandezzata. Il mio scopo è quello di rendermi utile alle persone bisognose: in ognuno di noi dovrebbe esserci il senso del Volontariato; tutti noi possiamo dare Luce alla Vita Incontrando le persone in difficoltà.
Ferdinando
Attraverso l'esperienza diretta di accompagnamento di mio papà proprio in cascina, ho potuto apprezzare come sia per il malato che per la famiglia un luogo di supporto come l'Hospice sia una modalità che aiuta a reggere l'urto della perdita di una persona cara. Con questa consapevolezza ho deciso di provare a dare il mio supporto come volontario, anche se per ora le modalità sono tutte da costruire. Mi ha colpito da subito lo spirito che anima l'associazione, perchè trasmette concretezza e volontà di essere seriamente a supporto di chi soffre. Nel quotidiano metto a disposizione delle aziende le mie competenze economiche mettendole in pratica attraverso gli strumenti informatici e ho quindi una formazione sostanzialmente di processo e organizzazione che penso e spero possa essere utile nelle diverse attività che la Cascina sviluppa.
Laura
Da sempre sono stata vicina a chi, in un modo o nell'altro, avesse avuto bisogno di sostegno. Ho lavorato in campo odontoiatrico per più di quarant'anni accompagnando i pazienti nel periodo della loro cura, sia a livello pratico, sia a livello empatico. Lo studio di Counselor in psicosintesi mi ha aiutata a migliorare il mio approccio e ad ampliare le mie conoscenze. Nell'ultimo periodo mi sono avvicinata all'accompagnamento al fine vita, che reputo essenziale per garantire vicinanza, sostegno umano e profondo alla dignità di ogni essere umano nell'ultimo passaggio.
Carlo
Volontario 4 anni Uni3 Basiglio come insegnante di informatica. Volontario 4 anni c/o ricovero anziani di Rozzano. Volontario 3 anni in Vidas come volontario a domicilio (fantastica esperienza). Volontario c/o Fondazione Luvi da circa 3 anni.
Francesca
Ho sempre sentito la necessità di dare senso alla mia vita rendendomi utile, in ambito familiare, lavorativo e sociale. Ora ho scelto di fare volontariato in hospice perche' penso che la fase terminale della vita sia una delle più importanti. E' il momento in cui si ha bisogno di rapporti veri, semplici ma sinceri. Amo poter accompagnare con discrezione e umiltà il mio prossimo in questo percorso.
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